In psicoterapia l’interpretazione dei sogni e l’ipnosi sono stati sin dall’inizio considerati i metodi più potenti per accedere all’inconscio e per liberarlo dalle emozioni negative che tanto nuocciono alla persona che ne è portatrice.

Negli ultimi tempi, il progresso delle neuroscienze e della tecnologia ha prodotto un significativo sviluppo in campo psicoterapeutico. Si è visto infatti un rigoglioso fiorire di metodi fondati sul recupero e la rielaborazione della memoria emotiva.

Uno di questi metodi, probabilmente il più recente, meno conosciuto e diffuso ma senz’altro estremamente efficace, è il metodo R.E.EM.

La psicoterapia R.E.EM (Riequilibrio Energetico EMozionale) che impiega l’ipnosi vigile regressiva, integrata con la psicoterapia breve ad orientamento analitico, è come un “sogno” in stato di veglia in profondo rilassamento. In essa si rivivono con l’intera persona, mente e corpo – e con tutti e cinque i sensi – episodi ancora ricchi di emozioni dolorose. Sono queste che provocano, a nostra insaputa, alterazioni a livello biologico, fisico, cognitivo, affettivo e comportamentale.

Nella psicoterapia R.E.EM. il rilassamento necessario a rivivere le esperienze del passato è agevolato dall’impiego di un macchinario che emette onde theta: il risultato è il riequilibrio energetico delle cellule contenenti la memoria emotiva di traumi e microtraumi del passato, compresi quelli prenatali. Ciò significa che la memoria delle emozioni viene eliminata per sempre, mentre il ricordo dell’episodio rivissuto resta, privo di emotività: la persona si libera delle dolorose emozioni connesse all’episodio rivissuto e smette nel presente di soffrire per ogni situazione che anche vagamente possa somigliargli. Il paziente prova così un senso di leggerezza, gioia, rinascita.

È evidente che la psicoterapia R.E.EM. presenta molti vantaggi rispetto alle psicoterapie basate sulla tradizionale interpretazione dei sogni, e perfino rispetto alla più nota ipnosi vigile regressiva.

Essa infatti, rispetto all’interpretazione dei sogni, è meno legata al caso e ai “residui diurni”. Nella R.E.EM sono le emozioni del presente che fanno scattare le condizioni per rivivere episodi traumatici del passato. E, si sa, sentire quello che proviamo dentro è molto più possibile che fare un sogno “a comando” e ricordarlo.

Un altro importante vantaggio di questa terapia, condiviso con l’ipnosi vigile regressiva, è l’assenza della censura: tutto viene rivissuto in modo reale e non simbolico e quindi tutto è comprensibile con facilità. Inoltre, una volta sciolta l’emozione o le emozioni che impedivano la valutazione lucida dei fatti, la persona è di nuovo in grado di utilizzare la propria mente adulta. Essa può così rivalutare l’intera esperienza con occhi più maturi e arriva a dare a quella significati, peso e punti di vista del tutto diversi: razionali, positivi e favorevoli al benessere della persona. Perciò alla fine del trattamento l’episodio resta nella memoria, ma privo del contenuto cognitivo ed emotivo preesistente.

Rispetto all’ipnosi vigile regressiva la R.E.EM. è più efficace per due importanti motivi:

  1. le onde theta emesse dal lettino facilitano molto il rilassamento che spesso è tanto difficile da raggiungere con la normale ipnosi vigile regressiva;
  1. il macchinario è dotato di un manipolo che emette onde theta e che viene posto nelle parti del corpo ove si annidano le sensazioni provocate dalle emozioni (tachicardia, nodo alla gola, formicolii, etc.): e queste onde agevolano e accelerano l’eliminazione della memoria emotiva annidata nelle cellule, conseguente al trauma originario.

Grazie all’uso del manipolo l’eliminazione della memoria emotiva – rispetto all’ipnosi vigile regressiva – è più veloce e più completa in quanto coinvolge anche la memoria emotiva cellulare. Sicché il comportamento del paziente dopo le sedute R.E.EM. è qualitativamente diverso: è spontaneo, lo mette in atto senza dover pensare a ciò che è emerso durante la seduta, senza doversi controllare per evitare gli schemi di risposta abituali. Chi lo ha provato ha definito tale sensazione “LIBERTÀ DI AGIRE”.

SULL’ARGOMENTO CON LA DOTTORESSA MARCELLA DEL PEZZO L’EMITTENTE RADIOFONICA RADIO ROMA CAPITALE HA REALIZZATO UN’INTERVISTA